Archivio articoli

09.08.2013 11:42
P { margin-bottom: 0.21cm; } Quei giorni in cui ci vedevamo di mattina e la sirena della fabbrica vicina, la sirena dell'una ci raggiungeva a letto come una quinta coscia tra le nostre composizioni, scomposizioni e ricomposizioni. Gli operai sospendevano i lavori, noi no. Avremmo poi cucinato e...
07.08.2013 12:57
Annisessanta novecento estate romaviareggiovenezia… Quante spoetesse truccate come pitoni, quanti poetonzi e putipoetipù, che mi parevano l'insetto stecco o lo stercorario, e gli scrivanzuoli, le scrittoresse le streghette, i campiellini, i viareggini, gli inclusi e gli esclusi, gli ultimi che...
07.08.2013 12:56
Giugno annisessanta novecento... In certi momenti siamo purissimi, per esempio a metà giugno durante la prima controra... Il sole, fuori, cova enormi propositi di calore, e io sono nel tuorlo, sia come luce sia come densità. Dentro, arriva attraversando fessure, il sole, di tra le serrande...
07.08.2013 12:54
Io, cercate di capirmi, non esisto. Ma questo è il bello, qui (non tutti lo sanno)... qui, in questo purgatorio (qui l'iscrizione è assunta come un lassativo), qui è già l'al di là, là dove io mi trovo, e qui io posso, sparito, apparire... Io resistetti, ai miei tempi, all'uso dei mezzi... Per...
07.08.2013 12:53
Adesso non ricordo se le dissi non dimenticarmi mai oppure dimenticami per sempre. Ma il senso mi pare lo stesso. E nemmeno ricordo se io lo dissi a lei o lei lo disse a me. E anche questo, stringi stringi, è lo stesso. Sì, stringi stringi... Eravamo tutt'uno nell'uno e l'altro caso. Questo è il...
07.08.2013 12:52
Sento il fresco del ghiaccio attraverso il bicchiere: il mio contatto col mondo (Questa frasetta stasera la canto)
07.08.2013 12:52
Lei dice: "Alla truccatrice dirò: … non troppo mascara però, perché, lo so, in scena piangerò" (prima della sera in cui lei cantò una mia canzone)… Ohibò...
07.08.2013 12:51
Cantavo di qua, cantavo di là. Potevo restare in un posto tre giorni ma anche tre settimane o tre mesi (dico tre per dare l'idea ma, da uno a dieci e seguenti, ho consumato tutti i numeri sia a una sia a doppia cifra). Voglio dire questo: che tutto succede quando te ne vai. Con fretta e...
07.08.2013 12:50
Cantando guardavo la clientela ai tavoli... La canzone non mi distraeva, anzi... Le parole del mondo si riducevano soltanto a quelle del testo. Anche il tempo del mondo era il tempo del brano... Armonia e melodia: tutta un'analgesìa... Guardavo le belle clienti accanto a questi uomini illusi. Sì,...
07.08.2013 12:49
Dico le cose in maniera un po' misteriosa perché così mi viene, così è, perché è più facile fare vittime a colpi di mistero, e per vittime intendo i clienti, la clientela. La storia dei cristiani sbranati al circo è un'invenzione. Cos'è? È un'invenzione. In che senso? Che sbranato è il pubblico. Lo...
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