Vito parlò
14.01.2017 20:05
Non ti ci mettere col sole,
non sarai mai così incandescente,
Non ti ci mettere con la luna,
mai la supererai in aridità e freddezza
Non ti ci mettere col cielo,
non sarà mai così aperta la tua solitudine
Puoi metterti un po’ sul mare
ma mai col mare, con la sua capacità
di sopportare...
Diario di Vito
08.08.2017 11:53
Seduto al bar
come al caffè i poeti…
Anzi,
seduto al caffè
come i poeti al bar…
No, seduto al bar tra i generici
del cinema soprattutto western a Centocelle
come al Caffè Rosati i poeti in Piazza
del Popolo, Roma Prati
…
Ecco che per fare lo spiritoso
ho...
Frasi di Vito
14.01.2017 20:16
Non lo sanno che
sono dove non c'è
traccia di me
13.03.2016 22:36
Cosa voglio?
Perché? Non s’è capito cosa voglio?
Nient’altro che questo: gli applausi.
Tavoli di Vito
01.08.2017 18:43
Questo mi disse Malaparte quando sedetti al suo tavolo dopo aver cantato in quel locale etiopico:
«Sono un sorvegliato speciale, non sono un giornalista, sono uno scrittore, sono stato condannato, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, alla galera e al confino,
ho sparlato di...
Vito cantò
21.08.2017 12:45
Quando canto creo una nebbia, anche colorata,
ma nemmeno nebbia: polveri di tanti colori
che si muovono come mandrie, come cortei,
come squadre di rugby, tante in campo, tutte
assieme, anche in mischia, come processioni
dorate, argentate e piene di candele,
come certe uscite...
A sé
14.01.2017 20:11
“Scrivere poesie è un insieme
di umiltà e presunzione,
la stessa miscela compressa
nei buchi neri, lo stesso innesco
che fa nascere una stella
Insomma, capisci che sei niente
(solo un essere umano)
se non sei qualcosa
(e da questa, che è la prima, tutto si riduce
e procede lungo...
Serate di Vito
14.01.2017 20:08
… Canto ossia come una belva punto
la preda più potente della mandria,
più veloce di me in bellezza,
dal fisico di eccezionale
costituzione metafisica,
inarrivabile perché arriva sola
là dove la raggiungo con l’inganno
perché conosco la scorciatoia (anch’essa
di buon taglio...
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Lettere di Vito
05.05.2017 20:08
Amalfi, Maggio 1956
Cara Brigida,
mi scrivi, mi esorti: ‘scrivi sennò io che leggo?’.
Ecco, vorrei invece evitarlo.
Scriverei pensando a te come lettrice.
Ma allora è meglio che continuiamo a scriverci lettere, senza avere altri occhi addosso.
Sai, vorrei mantenere un privilegio,...